Il “Gran Caffè”, lo storico salotto potentino dal DNA accetturese

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Lo storico caffè potentino di via Pretoria affonda le radici nel secolo scorso, precisamente nel 1906 quando l’antico caffè Simone divenne il Caffè Italia successivamente acquisito nel 1921 dalla vedova Laurita. Dopo la seconda guerra mondiale fu rilevato dall’accetturese commendatore Antonio De Luca che, con il nome Gran Caffè Italia, lo porta nei locali del nuovo palazzo INA facendone il “salotto” di Potenza, una piccola azienda che dava lavoro a una decina di dipendenti, tra cui svariati accetturesi.

Conicidenza vuole che, dopo la chiusura di alcuni mesi fa, è l’imprenditore accetturese Piero D’Alaimo a prendere in gestione l’attività, assicurando così una nuova vita al più antico bar del centro storico di Potenza.
D’Alaimo, forte della sua ventennale esperienza maturata da proprietario della pasticceria “La Delizia”, ha intenzione di riaprire l’attività nel mese di Dicembre dopo aver effetuato i lavori di ammodernamento del locale e degli arredi; in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno sottolinea l’intenzione di «mantenere il nome storico di questo luogo “Gran Caffè Italia”» e di «fare di più e meglio e, con l’aiuto de La Delizia, tornerà alla città come il Gran Caffè degli albori».

fonte
Gazzetta del Mezzogiorno

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