La rafanata, la specialità del carnevale in Basilicata

La rafanata è uno dei piatti tipici della tradizione lucana, preparata dal 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, fino al Martedì Grasso. Ha l’aspetto di una frittata ma, sin dal primo morso, rivela il suo sapore forte e deciso.
Ciò che la rende unica è il rafano, una radice coltivata nell’entroterra montuoso della Basilicata, grattugiata a crudo e impiegata per arricchire i primi piatti locali come “orecchiette e ferricelli con ragù di carne di maiale”. Il rafano compariva spesso sulle tavole di agricoltori e pastori, essendo poco costoso, ricco di proprietà salutari ed una buona fonte di vitamina C e B, tanto da meritare il soprannome di “tartufo dei poveri”.

La ricetta della rafanata ha diverse varianti che prevedono l’aggiunta del salame. Questa la nostra versione:

Ingredienti:

Formaggio pecorino 200g, radice di rafano, 1 patata, uova, un pizzico di bicarbonato. Olio o strutto per la cottura.

Il numero di uova richieste per la preparazione dipende dalla stagionatura del formaggio.

Procedimento:

Scorticate la radice di rafano. Grattugiate in una ciotola il rafano, il formaggio e la patata.
La quantità di rafano dipende dal grado di piccantezza desiderato, nel nostro caso abbiamo usato 50g. Leggi tutto

Domenica 2 marzo si terrà la Processione dei Santi Giovanni e Paolo verso la cappella di Valdienne

 

Il primo atto della festa del Maggio di Accettura è la processione dei Santi Giovanni e Paolo che si terrà domenica 2 marzo alle ore 8.30. La processione partirà dalla Chiesa Madre e si concluderà presso la cappella dei santi in contrada Valdienne dopo aver attraversato Contrada Fornaci, la Salandrella e Contrada Guarino per circa 6 km a piedi. 

La sacra immagine rientrerà il lunedì dopo Pentecoste in occasione della processione di san Giulianicchio.

Si narra che, intorno al 300, Giovanni e Paolo fossero due giovani a capo delle guardie del corpo della vergine Costanza figlia dell’imperatore romano Costantino. A causa dell’invidia di un capitano che voleva prendere il posto dei due, venne organizzato il loro omicidio. I corpi furono poi seppelliti nel giardino antistante l’abitazione.

Il figlio del capitano, fu impossessato dal demonio, e ripeteva incessantemente “solo Giovanni e Paolo mi possono comandare“. Il capitano, portò il figlio sulle tombe di Giovanni e Paolo che immediatamente si liberò della presenza del diavolo.

Sul dipinto si nota, infatti, il corpo di un bambino con il volto nero, oltre a delle ali, entrambi simboli del demonio.

Nell’800, vennero richieste le ossa dei santi Giovanni e Paolo per realizzare una chiesa vicino Marsiglia, in Francia. Durante il viaggio in nave delle reliquie, ci fu una grossa tempesta. Il diacono che portava con se le ossa dei santi, passeggio con le reliquie intorno alla nave ed il mare si calmò immediatamente permettendo così alla nave di completare il viaggio in sicurezza. Da quel momento, vengono invocati sia per scacciare le presenze diaboliche ma anche per invocare il bel tempo per assicurare i buoni raccolti dei campi.

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Sabato 1 marzo rientrano le spoglie dei soldati accetturesi morti durante la seconda guerra mondiale

Rientreranno sabato 1 marzo ad Accettura le spoglie dei due soldati Nicola Loscalzo e Donato Belmonte deportati in Germania durante la seconda guerra mondiale e assassinati nel 1944 nei campi di prigionia nazisti.

Lo straordinario ritrovamento delle tombe dei soldati accetturesi è opera di Giuseppe Chiarillo, e di altri volontari, e risale a circa 8 anni fa quando Giuseppe riuscì ad individuare le tombe di 3 soldati sepolti: Nicola Loscalzo ad Amburgo, Donato Belmonte a Berlino e Garaguso Antonio a Varsavia. “Le famiglie di questi tre eroi avevano ricevuto finora solo la notifica ufficiale che i loro cari erano “dispersi”. Con l’aiuto del parroco, don Pinuccio Filardi, riuscii a contattare i parenti di Antonio Garaguso ma non le altre famiglie” ha sottolineato Chiarillo.

Dopo 81 anni le spoglie di Nicola Loscalzo e Donato Belmonte potranno finalmente riposare nella loro terra natìa.

I resti mortali sono arrivati alcuni giorni fa nella caserma De Rosa di Potenza ed il primo marzo verranno trasferiti ad Accettura dove si terrà la messa e la sepoltura. Per Antonio Garaguso, invece, sono in via di completamento le pratiche per il rientro in Italia.

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Ore 10:00 – Trasporto delle spoglie dal Comune al monumento dei caduti da parte di un Picchetto d’onore e messa ufficiata da Don Giuseppe Filardi.

Interventi:
sindaco Alfonso Vespe
prefetto Ecc. Dott.ssa Cristina Favilli
Com. Militare Regionale Col. Gennaro Scotto di Santolo
Don Marcello Cozzi

Ore 17:30 – Auditorium Comunale – “I resistenti del ’43 e la democrazia che nasceva”.

Interventi:
Alfonso Vespe- Sindaco
I familiari dei soldati
Giuseppe Charillo – “Gruppo scoperta soldati”
Carmela Lapadula – Segretario provinciale ANPI Matera
Umberto Mastropietro – “Rappresentante del Comites di Berlino”
Vincenzo Calò – Segreteria nazionale ANPI coordinatore area centro-sud

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L’Accettura vince ancora e agguanta il quinto posto in classifica

Riparte il campionato di seconda categoria e l’Accettura ricomincia da dove aveva lasciato prima della sosta invernale. Vince con un risultato rotondo contro lo Sporting Lucania e porta a casa il sesto risultato utile consecutivo (cinque vittorie ed un pareggio).

As Accettura – Sporting Lucania 5-0

⚽️ Onorati E. x3, G. Pellegrino, G. Sansone

Formazione: J. Onorati; A. Labbate, G. Pellegrino, G. Palermo; A. Bartilucci, R. Paradiso, S. Palermo, A. Vespe; G. Sansone; E. Onorati, A. Manzione.

A disposizione: M. Nacucchio, F. Vespe, G. De Rosa, S. Martello, T. Pinto, C. Sansone.

Il risultato della gara non è mai stato in discussione. L’1-0 infatti arriva praticamente da calcio d’inizio a firma Enzo Onorati su una bella azione corale. 

Al trentesimo del primo tempo Antonio Manzione, dopo uno svarione difensivo della squadra avversaria, si invola verso la porta e passa la palla ad Enzo Filardi che viene abbattuto a due metri dalla linea di porta. Sul calcio di rigore si presenta il solito Giuseppe Pellegrino che segna il sesto gol stagionale (il quinto su rigore). 2-0.

Sullo scadere del primo tempo, palla recuperata dalla difesa, buono scambio a centrocampo tra Rocco Paradiso e Giuliano Sansone e passaggio per Antonio Manzione. Lo stesso Manzione dalla fascia destra scarica per Enzo Onorati a centroarea che segna il 3-0.

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