Articolo scritto da GERARD GOUGH – “SCOTTISH CATHOLIC OBSERVER”
Sebbene la città di Matera sia tanto ricca di storia e cultura italiana da soddisfare i visitatori più appassionati, continuando il cammino e viaggiando ancora un po’, l’esperienza della vacanza sarà più intensa e acquisterà una maggiore autenticità.
A poco più di un’ora di distanza, mi sono trovato nella foresta che circonda il paese di Accettura, proprio nel periodo giusto, visto che stavo per vedere due fortunati alberi che si sposavano.
Si, la Festa del matrimonio degli alberi o Il Maggio di San Giuliano -è così che viene denominato- è una delle più antiche tradizioni in Italia e si ripete da migliaia di anni.
Un matrimonio insolito
Originariamente una festa pagana – derivante dalla convinzione che gli alberi sono esseri viventi e quindi in grado di fondersi in un atto d’amore – ora fa parte delle più ampie cele
brazioni in onore di San Giuliano, che è il patrono di Accettura.
L’annuale tradizione comincia nel giorno dell’Ascensione dove un corteo di boscaioli si dirige alla vicina foresta di Montepiano per abbattere l’alta quercia conosciuta come il Maggio, (lo sposo), prima di rimuovere la corteccia e lisciare il tronco.
La domenica di Pentecoste, un altro gruppo di paesani va nella Foresta di Gallipoli-Cognato, dall’altra parte del paese, per tagliare l’agrifoglio ,albero più piccolo, noto come Cima (sposa). In quel giorno, il maggio è fissato a coppie di buoi che lo trascinano al centro del paese, mentre, allo stesso tempo, la cima è portata a spalle da uomini verso Accettura.
Appena la Cima scende giù dalle colline, i visitatori vengono accolti da un gruppo vivace ed entusiasta di accetturesi (principalmente ragazzi), che si accodano agli uomini che portano l’albero, fornendogli cibo, colore, musica e soprattutto bevande,alcoliche e non per ristorarsi. Non sorprende quindi che siamo le prime ad essere preferite dalla meggior parte dei giovani, la cui decisione di assumerne in grande quantità e così presto, li tormenterà al momento di affrontare un’altra collina per raggiungere Accettura.
La processione del Maggio, ha meno giovani seguaci, ma è ugualmente colorata, con buoi ornati di fiori e santini di San Giulano che vengono giudati per tutto il percoso delle corteo da massari locali che gridano istruzioni incomprensibili agli animali le cui campane suonano mentre camminano.
Lungo la strada, i buoi si fermano in vari punti, cosa che permette ai massari e alla folla di celebrare la Messa nella foresta e di fare un pic-nic, con cibo fatto in casa e vino, che la gente è felice di condividere con chiunque e sono buoni come quelli dei migliori ristoranti della regione.
Soddifatte la fame spirituale e quella fisica entrambi i gruppi riprendono il cammino verso il paese e qui, sfortunatamente la mia partecipazione alla feste si è conclusa. Il Lunedi dopo la Pentecoste, il Maggio e la Cima – entrambi già in paese- vengono ripuliti e preparati per essere innestati, o ‘Sposati’ per essere più precisi. Il giorno seguente vengono uniti e prima che vengano innalzati si applicano dei cartellini alla sommità (dell’albero ottenuto). Attraverso delle carrucole gli sposi vengono innalzati. Nonostante si siano appena sposati gli si spara: dei tiratori cercando di colpire i cartellini e alcune anime coraggiose provano a raggiungere la sommità arrampicandosi. Il ‘matrimonio degli alberi’ è simbolico ma testimonia annualmente un rapporto d’amore tra l’uomo e la natura che si rinnova annualmente ed è questo forse il vero motivo per festeggiare.
Foto di Gerard Gough
