Carlo Spagna e Il giudice dei briganti

Lasciandosi ispirare da un episodio realmente accaduto, il ritrovamento di due pistole in una casa di campagna ad Accettura, Carlo Spagna pubblica un romanzo storico cui fa da sfondo quel che avvenne in terra di Basilicata a cavallo dell’Unità d’Italia.

Servizio di TG Regione Basilicata del 12 dicembre 2023

 
Un’indagine su un mistero che si intreccia con il brigantaggio postunitario il cui protagonista è Carlo, un magistrato in servizio, incuriosito dal rinvenimento di due pistole nel doppiofondo di un armadio della masseria di famiglia, nella campagna lucana. Le armi erano state sottratte nel 1861 a due carabinieri caduti in un agguato, in un punto non lontano dalla proprietà. Così Carlo, districandosi tra diritto e storia e ricorrendo alla scriminante della legittima difesa, ricostruisce i rapporti tra la borghesia latifondista e il movimento popolare che si sviluppò in Basilicata all’indomani dell’Unità d’Italia.
Complici una promettente ricercatrice dell’Istituto di Storia Patria e la lettura di “Come divenni brigante”, autobiografia di Carmine Crocco. In un finale imprevisto e imprevedibile, fuoriescono le trame di un compromesso con i poteri forti dell’epoca, come altre volte è avvenuto nella Storia della Repubblica. Un’inchiesta che ci riconsegna una rilettura della figura del brigante Ninco Nanco, demonizzata dalla stampa e dall’ideologia dell’epoca. Nelle filigrane di una prosa intima e profonda, si incrociano analisi sociali, tensioni emotive e fatti realmente accaduti in terra di Basilicata a cavallo dell’Unità d’Italia.

Edizioni dell’Ippogrifo – 2023
214 pagine – EAN 978-8831995306

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L’autore

Carlo Spagna (Taranto, 1949), di origini accetturesi, vive a Napoli, dove ha svolto parte della carriera di magistrato. Nei suoi 42 anni in toga si è occupato principalmente di camorra e di omicidi seguendo casi di eco mediatica internazionale, tra cui il delitto di Elisa Claps a Potenza. L’esordio come scrittore risale alla pubblicazione di “Teresa B.”, (Iuppiter Edizioni, 2019) un romanzo investigativo, ispirato alla vicenda processuale di Teresa Buonocore, della quale si è occupato in qualità di presidente di sezione della Corte d’Assise di Napoli.

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