LABBATE,UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER L’INTERA BASILICATA
(Vincenzo de Lillo, Gazzetta del M. 25.4.12)
Nell’ambito delle manifestazioni della XIV Settimana della cultura voluta dal Ministero per i beni e le attività culturali, il Comune di Accettura ha ricordato la figura dello studioso e giornalista Angelo Labbate, recentemente scomparso. “La settimana della cultura è un’iniziativa che serve ad avvicinare alla cultura, al patrimonio artistico le comunità”, ha detto Marta Ragozzino, sovrintendente per i Beni storici della Basilicata nella sala consiliare del Municipio accetturese, gremitissima. Ad Accettura l’incontro è servito a fare riavvicinare gli amici di Angelo Labbate, i suoi estimatori. Il sindaco Nicola Buonanova lo ha ricordato come promotore degli eventi del paese volti a promuovere la cultura e le tradizioni accetturesi al di fuori del territorio comunale. Labbate sin da piccolo aveva mostrato interesse per la lettura e per le cose della sua terra. Lo ha sottolineato il parroco don Peppino Filardi : “Quando aveva appena 8 anni, volle leggere Cristo si è fermato a Eboli, perchè dal suo maestro aveva sentito che in quel libro si parlava anche di Accettura. La curiosità e l’amore per il paese natìo sono state le direttrici che hanno caratterizzato il percorso culturale di Angelo”. Studi di scuola media nel convitto di Tricarico; poi liceo classico a Matera, dove Labbate conobbe lo storico e critico letterario Giovanni Caserta. All’Università di Bari, dove si laureò in Lettere, incrociò Giovanni Battista Bronzini, che lo stimolò a interessarsi di antropologia. Con Bronzini fu simbiosi: il 24 maggio del 1969, in occasione del Maggio, Labbate invitò l’equipe del professor Bronzini ad Accettura; da quel momento lo hanno ricordato anche il figlio Marco Bronzini e Ferdinando Mirizzi della stessa scuola gli studi antropologici di Giovanni Battista Bronzini conobbero altra direzione. Non più studi compiuti a tavolino, ma sul territorio, a contatto con la gente. Da allora, Angelo Labbate è diventato punto di riferimento per gli antropologi che arrivavano ad Accettura, alla scoperta dell’entroterra lucano. Dipendente comunale, con incarico di direzione della biblioteca, ad un certo punto Labbate ha sentito il bisogno di comunicare. Corrispondente de La Gazzetta da Accettura, si è interessato anche ai fatti del territorio circostante. “Aveva un approccio particolare nei confronti della notizia ha detto Pasquale Doria, giornalista de La Gazzetta . Non prediligeva la notizia secca. Il suo doveva essere uno spazio creativo. Preferiva la la cronaca raccontata, narrata attraverso le parole e le frasi che raccontavano il territorio, le persone: quelle in vista, ma soprattutto gli umili, la gente con cui parlava. Un giudizio sul suo lavoro? Quello di uno spirito libero, ma intriso di grande senso di responsabilità”. Dopo le testimonianze di Caserta, Gilberto Marselli, Rocco De Fina presidente della Pro loco, Rocco Lombardi presidente del Parco di Gallipoli e del magistrato Carlo Spagna, è stata Julia Stefania Labbate a tratteggiare la figura del padre: “Uomo silenzioso. Ci ha trasmesso valori semplici. Soprattutto, un grande insegnamento: la non esistenza delle differenze; siamo tutti uguali. Comunista vero, il suo era un comunismo di comunione, di condivisione”.
Interventi audio dell’incontro
[audio:https://www.accetturaonline.it/blog/wp-content/uploads/2012/04/1.Buonanova.mp3|titles=1.Buonanova] Nicola Buonanova [5:09]
[audio:https://www.accetturaonline.it/blog/wp-content/uploads/2012/04/2.Ragozzino.mp3|titles=2.Ragozzino] Marta Ragozzino [3:27]
[audio:https://www.accetturaonline.it/blog/wp-content/uploads/2012/04/3.Donpeppe.mp3|titles=3.Donpeppe] Don Giuseppe Filardi [13:41]
[audio:https://www.accetturaonline.it/blog/wp-content/uploads/2012/04/4.Bronzini.mp3|titles=4.Bronzini] Marco Bronzini [11:37]
[audio:https://www.accetturaonline.it/blog/wp-content/uploads/2012/04/5.AngeloTataranno.mp3|titles=5.AngeloTataranno] Angelo Tataranno [9:24]
[audio:https://www.accetturaonline.it/blog/wp-content/uploads/2012/04/6.Defina.mp3|titles=6.Defina] Rocco Defina [5:47]
[audio:https://www.accetturaonline.it/blog/wp-content/uploads/2012/04/7.SalvatoreAuletta.mp3|titles=7.SalvatoreAuletta] Salvatore Auletta [3:28]
[audio:https://www.accetturaonline.it/blog/wp-content/uploads/2012/04/8.Doria_.mp3|titles=8.Doria] Pasquale Doria [8:34]
[audio:https://www.accetturaonline.it/blog/wp-content/uploads/2012/04/9.Lombardi.mp3|titles=9.Lombardi] Rocco Lombardi [6:09]
[audio:https://www.accetturaonline.it/blog/wp-content/uploads/2012/04/10.Mirizzi.mp3|titles=10.Mirizzi] Ferdinando Mirizzi [32:18]
Accettura ricorda la figura e l’impegno di Angelo Labbate (Vincenzo de Lillo, Gazzetta del M. 17.4.12)
Nel quadro della XIVsettimana della cultura, promossa dal Ministero per i Beni culturali, il Comune di Accettura ha organizzato per oggi, con inizio alle ore 18, un incontro per ricordare la figura di Angelo Labbate, giornalista, collaboratore de La Gazzetta, “uomo colto e sensibile alle problematiche del territorio, figura storica di riferimento dello scenario giornalistico della nostra provincia, instancabile operatore culturale, fondatore e direttore della rivista Paese”, come si legge nell’in vito. Dopo il saluto del sindaco di Accettura, Nicola Buonanova , e della sovrintendente per i Beni storici, Marta Ragozzino, introdurrà i lavori lo studioso locale Giuseppe Filardi. Seguiranno le testimonianze dei docenti universitari Marco Bronzini e Ferdinando Mirizzi, del critico letterario Giovanni Caserta, del presidente della Pro loco Rocco Defina, del giornalista Pasquale Doria, del presidente del Parco di Gallipoli Cognato Rocco Lombardi,e del magistrato Carlo Spagna. Interverranno anche il presidente della Provincia Franco Stella e il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Folino. Ci piace, intanto, riportare il ricordo che di Angelo propone, sul suo blog, Antonio Martino, studioso tricaricese trapiantato a Ferrara, ma sempre radicato alla città natale, grazie allo stretto rapporto con il professor Rocco Mazzarone. “Con Angelo Labbate ci siamo conosciuti grazie a Paese, rivista che Angelo considerava sua creatura e alla quale aveva assicurato prestigiose collaborazioni. Un trimestrale a stampa e on line, frutto della sua profonda cultura e della sua intelligenza, messe al servizio della comunità accetturese”. Martino racconta che un giorno Labbate gli ha scritto una lettera tramite posta elettronica per chiedergli l’autorizzazione alla pubblicazione su Paese di un racconto del suocero, l’avvocato Domenico De Maria, che rievocava vicende accetturesi degli anni Venti. “Angelo poi mi mise a conoscenza di tanti aneddoti riguardanti il nonno di mia moglie, Giovanni De Maria, validissimo medico condotto di Accettura. Mi spedì due fotografie della casa di Accettura, in cui avevo abitato dal 1939 al 1941 e mi mise in contatto con Gilberto Marselli, amico e collega di Rocco Scotellaro, che avevo conosciuto nei primissimi anni Cinquanta durante la permanenza di Rocco a Portici e mia a Napoli come studente universitario. Grazie ad Angelo ho potuto riprendere i contatti con Marselli, ai quali tengo moltissimo”, continua Martino, che così conclude: “Addio, caro Angelo. Ora ci sei anche tu ad aspettarmi, oltre la linea d’ombra che hai varcato, tra la nostra gente e le nostre piante e la nostra terra”.
La proposta di intitolazione della Biblioteca ad Angelo Labbate assume un valore particolare di riconoscenza, ma costituisce anche un impegno: Raccogliere e valorizzare la sua eredità di operatore culturale, di ricercatore, di narratore della vita e degli eventi; fare della Biblioteca un luogo vivo d’incontro e di confronto, di elaborazione culturale. Occorrerebbe, inoltre, recuperare e coltivare quelle relazioni di personalità esterne e di varie competenze, che Angelo ha saputo coinvolgere nella vita e nelle problematiche del paese. In particolare va colmato, almeno in parte e per quanto possibile, il vuoto che ci ha lasciato. Riprendere la diffusione di una Sua Creatura: “PAESE”, salvaguardo lo spirito originario: Strumento non solo di informazione e di rapporti tra cittadini, residenti e non, ma anche di partecipazione democratica e di ampliamento dei diritti di cittadinanza; Ciascuno che aveva voglia di esprimersi ha trovato libero spazio nella Rivista.
anche io propongo di intitolare la biblioteca all’ amico angelo labbate
Sostengo la proposta dell’intitolazione della Biblioteca al caro Angelo.
mario vespe
Aggiunto articolo del 25 Aprile 2012
Sono rimasto molto colpito dal venire a conoscenza della morte di Angelo Labbate: è stato il mentore che mi ha aiutato a realizzare il documentario e che ho frequentato per troppo poco tempo – una persona squisita alla quale, più volte, sono tornato col pensiero…
Col pensiero… Ora mi sembra così stupida questa affermazione e provo quello smarrimento che ti aggredisce quando perdi qualcuno che ha significato veramente qualcosa, nella tua vita, e tu, per uno stupido ottimismo, hai immaginato di poter rivedere appena possibile e, invece, non hai visto più.
Quante volte ho pensato di tornare ad Accettura! Tutto sommato, veramente vicina alla mia città, a Napoli.
Alcuni anni fa partecipai a un concorso letterario che, ora, sfortunatamente, non si tiene più: lo organizzava il Comune di Giugliano ed era dedicato alla letteratura per ragazzi (era il Premio Giovan Battista Basile).
Credo di aver vinto la prima edizione con il racconto che allego: ho storpiato un po’ i nomi e ho, pudicamente, velato certi riferimenti ma credo che questa storia appartenga proprio alla vostra comunità, più che non a me stesso.
Cordiali saluti
Demetrio Salvi
Racconto: [file]https://www.accetturaonline.it/blog/wp-content/uploads/2012/04/LescarpediPietro.pdf[/file]
l’ iniziativa del Comune di Accettura Ass. alla Cultura, plaudo all’iniziativa degno di questo nome e dedicata al caro Angelo. mi permetterei di suggerirei di intitolare la Biblioteca al caro Angelo.