Affluenza e risultati
L’elezione regionale che interessa circa 570 mila lucani verrà seguita da tutta Italia dato l’avvicinarsi delle elezioni europee.
Domenica 21 aprile dalle ore 7 alle 23 e lunedì 22, dalle 7 alle 15, in Basilicata si voterà per eleggere il governatore e 20 consiglieri regionali, 13 per la provincia di Potenza e 7 per quella di Matera.
Tre i candidati alla carica di presidente della Regione: l’uscente Vito Bardi (centrodestra), Piero Marrese (centrosinistra) ed Eustachio Follia (Volt).
La coalizione di centrodestra per Bardi è composta da Forza Italia, Fdi, Lega, Udc-Dc con Rotondi-Popolari Uniti, Azione, Orgoglio Lucano, La Vera Basilicata; quella di centrosinistra per Marrese da Pd, M5s, Avs-Si-Psi Basilicata Possibile, Basilicata Casa Comune, Basilicata Unita; per Follia la lista di Volt.
In totale gli aventi diritto al voto sono 567.959, dei quali 394.643 nel potentino e 173.316 nel materano ed è un numero che va ben oltre i circa 538 mila lucani dell’ultimo censimento Istat: in questo dato, infatti, devono essere considerate diverse migliaia di persone che vivono all’estero. Un elemento che, di conseguenza, avrà un peso determinante sull’affluenza: nel 2019 si arrivò al 53,8%, in crescita rispetto al 47,6 del 2013.
Anche ad Accettura, per lo stesso motivo, gli aventi diritto sono 2529, numero ben più alto dei 1383 residenti in paese.
Nelle 682 sezioni che saranno allestite (453 nel Potentino e 229 nel Materano) – e che comprendono anche quattro seggi nelle strutture ospedaliere (due a Potenza, una a Matera e una a Venosa) – avranno diritto di voto 279.552 uomini e 288.407 donne. Nel Potentino sono 194.369 gli uomini e 200.274 le donne, nel Materano invece 85.183 gli uomini e 88.133 le donne.
Per i 20 posti da consiglieri (di cui uno sarà assegnato al candidato governatore che arriverà secondo) si sono candidate 258 persone. Non è consentito il voto disgiunto. È possibile esprimere una doppia preferenza di genere. Nel 2019, Bardi vinse con il 42,2%, contro il 33,1% di Carlo Trerotola (candidato dal centrosinistra), mentre il M5S raggiunse il 20,3% con Antonio Mattia. Il primo partito fu il M5S con il 20,2%, seguito dalla Lega con il 19,2%.
Come si vota
Si adotta la formula del turno unico: l’elettore deve esprimere una preferenza all’interno della lista scelta e votare per il candidato presidente su una sola scheda. Non è ammesso il voto disgiunto, è invece possibile esprimere una doppia preferenza di genere.
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fonte ANSA